QUAL'E LA VOSTRA PARTE DI STORIA CHE VI PIACE DI PIU

29 febbraio 2008

NASCE ROMA

Originariamente il nome Lazio venne dato alla regione situata a sud del Tevere e sui colli Albani abitata dai Latini. Questo territorio presentava una zona di pianura paludosa e malsana interrota da colline sulle quali i Latini edificarono.Questo popolo numeroso e tenace bonificò la pianura e si dedicò alla coltivazione del terreno.la regione non presentava difese naturali ed era quindi aperta alle invasioni, i Latini furono spesso costretti a difendere la propria terra contro gli attacchi dei popoli confinanti. Spesso gli stessi villaggi latini venivano alle mani tra loro ed i più forti imponevano la propria volontà ai più deboli. La città di Roma ebbe origine dall’unione di alcuni vilaggi situati sui colli alla sinistra del Tevere. La posizione geografica privilegiata, la città venne ad assumere un’importanza sempre maggiore. Essa era situata infatti nel punto nel quale si incrociavano le due strade di comunicazione tra l’Etruria, a nord, e il meridione, e tra i paesi costieri e quelli dell’interno; inoltre era posizionata vicino al mare e sul Tevere, che all’epoca era l’unica via fluviale dell’Italia centrale.
testo e immagine tratte da: http://www.tuttostoria.net

26 febbraio 2008

GIOCHI ETRUSCHI

Anche gli etruschi erano dei professionisti che si dedicavano alle pratiche sportive, le piu in uso erano: salto con l'asta, corsa con le maschere, corsa coi bastoni (che venivano passati fra di loro), gioco della truia, gioco ancora sconosciuto, salto in lungo, giavellotto, lancio del disco, pugilato. Competizioni di carri, con quadrighe o bighe. (durante queste esibizioni si verificavano molti incidenti per l'abitudine degli Etruschi di legare le briglie dietro la schiena). Le pratiche sportive si svolgevano nelle zone rurali adiacenti alle città o ad aree sacre. Per ognuno di questi eventi si radunava un folto pubblico composto da individui di ogni estrazione sociale, uomini e donne. Di queste manifestazioni ci e rimasta una vasta iconografia nelle pitture tombali che consente di farcene un'idea precisa. questi giochi venivano fatti sotto la direzioni di un giudice. Lo sport più seguito era la corsa delle bighe. Grandi onori erano concessi ai vincitori delle gare che davanti ai magistratidella città ricevevano premi a testimonianza del loro valore atletico.

ricerca fatta dai siti" http://www.larth.it/ e http://www.nonsolofitness.it/

24 febbraio 2008

ARTE ETRUSCA


Le testimonianze dell'arte etrusca si riferiscono quasi esclusivamente ad opere di carattere funerario. Proprio all'interno delle tombe (realizzate soprattutto in pietra o scavate nella roccia), infatti sono stati trovati i dipinti parietali, le suppellettili ed i vasi, che costituiscono, in massima parte, ciò che abbiamo della civiltà etrusca. Per quanto riguarda l'architettura, di grande interesse sono i resti di mura cittadine: nelle loro porto viene introdotto un nuovo sistema costruttivo, l'arco, che sarà poi largamente recuperato dalla civiltà romana.
La lingua e l'arte permettono di trasmettere informazioni sulla vita di un popolo; tuttavia, per quanto riguarda gli Etruschi, le informazioni che possiamo avere sono soltanto parziali. Infatti della lingua si conoscono solo un ristretto numero di parole, in quanto i documenti pervenuti sono quasi esclusivamente iscrizioni funebri; pur essendo numerosissime (circa 15 000) esse forniscono pochi dati per la conoscenza degli usi e della vita del popolo etrusco. Anche la documentazione artistica è abbondantissima sono nel settore funerario; non rimangono infatti testimonianze di templi, case, edifici pubblici (all'infuori di pochi resti di mura e porta di città), poiché la maggior parte delle architetture era realizzata con materiali facilmente deperibili. Dalle testimonianze scritte lasciate dai Romani, possiamo tuttavia conoscere con un certa precisione le caratteristiche delle città e di alcuni edifici etruschi.
Testo tratto dal sito www.artemotore.com
Immagini tratte dal sito wikipedia

CIVILTA' ETRUSCA


Gli Etruschi sono un popolo dell'Italia antica affermatosi, in un'area denominata Etruria corrispondente alla Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio settentrionale, con propaggini in Campania e verso la zona padana dell'Emilia-Romagna, a partire dall'VIII secolo a.C.
Nella loro lingua si chiamavano Rasena o Rasne, entrambi col significato di "Tirreni" e poi "Etruschi", abitanti dell' Etruria.
La civiltà etrusca, discendenti della cultura villanoviana, fiorì a partire dal X secolo a.C., e fu definitivamente inglobata nella civiltà romana entro la fine del primo secolo avanti Cristo (alla fine di un lungo processo di conquista e assimilazione culturale che ebbe inizio con la data tradizionale della conquista di Veio da parte dei romani, nel 396 a.C.
Testo e immagine tratte da Wikipedia

21 febbraio 2008

BRONZETTI



le costruzioni nuragiche rappresentano un'importante testimonianza monumentale dell'organizzazione sociale e militare delle antiche popolazioni sarde e delle loro capacità tecniche ,altrettanto importanti sono gli oggetti che in tali costruzioni sono stati ritrovati, tra questi di particolare rilievo e notorietà sono i bronzetti,cioè le statuine in bronzo riproducenti uomini, animali o oggetti, che avevano una funzione religiosa,di ex voto da offrire alle divinità , o una funzione ornamentale.
Oggetti di raffinato artigianato,stilizzati ma precisi nel realismo dei particolari, i bronzetti,oltre a dimostrare le capacità tecniche ed artistiche raggiunte dalle popolazioni nuragiche , rappresentano anche fonti di notevole interesse documentario, poichè ci rilevano tanti aspetti della vita sociale ed economica di queste popolazioni e dell'ambiente in cui vivevano. Tra i più dei cinquecento bronzetti rinvenuti nei santuari , nelle tombe e nei nuraghi, ci sono infatti quelli che riproducono strumenti di lavoro e di trasporto (carri o barche) ; personaggi di diversa posizione sociale (capi,sacerdoti,guerrieri,contadini,pastori,artigiani,suonatori ecc.; animali domestici come buoi,pecore,capre,maiali,cani; animali selvatici come mufloni, cinghiali,cervi,daini,volpi. Soltanto il cavallo non viene riprodotto,segno che era poco o nulla conosciuto.
TESTO TRATTO DAL SITO WWW.GEOCITIES.COM
IMMAGINI TRATTE DA WIKIPEDIA

POPOLI ITALICI

I nuraghi sorgono spesso in posizione dominante, su un cucuzzolo, sul ciglio di un altopiano o di un burrone o all'imboccatura di una valle. Si tratta di torri di forma tronco-conica, costruite con blocchi di pietra sovrapposti a secco, senza malta, tenuti insieme dal loro stesso peso.
Le mura, sempre poderose, possono avere uno spessore di quattro o cinque metri, il diametro esterno varia dai trenta ai cinquanta metri alla base e diminuisce con l'aumentare dell'altezza formando appunto un tronco di cono.
Ne rimangono oggi circa 7.000 (8.000 secondo altre fonti, in passato oltre 20.000) sparsi in tutta l'isola.
Furono il centro della vita sociale delle tribù dei nuragici, una delle civiltà più misteriose e meno conosciute del Mediterraneo. Ancora oggi archeologi e storici si interrogano sui costumi dell'antico popolo sardo ed il nuraghe è tutt'ora il simbolo più noto della Sardegna.
I primi nuraghi iniziarono ad essere costruiti in un'epoca imprecisata, che però dovrebbe essere quasi certamente situata nel II millennio AC, e di alcuni si è effettuata una datazione alquanto probabile di un periodo intorno al 1800 a.C..

TESTO TRATTO DA WIKIPEDIA.E IMMAGINE TRATTA DAL SITO WWW.MONDOSARDEGNA.NET

20 febbraio 2008

ANTICHI VASI GRECI



FOTO FATTE NEL "MUSEO DI STORIA ED ARTE A TRIESTE "

SE VI E PIACIUTA LA GITA RISPONDETE SOTTO DOVE CI SONO I COMMENTI E NON SULLE CHIACCHIERE.

19 febbraio 2008

LE OLIMPIADI


Le competizioni sportive erano consacrate agli dei. Dopo un pò nacque l'idea di organizzare periodicamente una competizione internazionale aperta a tutti gli atleti che volessero partecipare alle varie specialità. Questi giochi si svolgevano ogni quattro anni presso il santuario di zeus ad Olimpia nel Peloponneso. L'importanza di questa festa sportiva era tale che i Greci cominciavano a contare gli anni a partire dalla prima Olimpiade, tenutasi nel 776 a.C. Alle feste olimpioniche potevano assistere anche gli schiavi (ma non le donne sposate). In occasioni di queste manifestazioni si proclamava una tregua sacra, durante la quale ogni conflitto veniva sospeso, per concedere alla poleis di inviare i propri campioni alle gare. Le Olimpiadi si svolgevano d'estate e duravano sette giorni. I vincitori erano considerati eroi e al rientro in patria venivano accolti con grandi onori. Tuttavia non ricevevano alcun premio in denaro: essi gareggiavano solo per la gloria di vedere il proprio nome annoverato tra quello dei campioni e portare lustro alla propria polis.
testo tratto dal libro " Storia Antica"

BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA



La Biblioteca reale di Alessandria fu la più grande e ricca biblioteca del mondo antico ed uno dei principali poli culturali ellenistici.
Andò distrutta nell'antichità in data imprecisata (presumibilmente intorno all'anno 270 o, più probabilmente verso l'anno 400 e in circostanze misteriose).
Anche in suo ricordo è stata edificata, ed è in funzione dal 2002, la moderna Bibliotheca Alexandrina. La Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un лροστάτης(voce da tradurre), ruolo di grande autorità donato direttamente dal re (il primo filologo ad occupare tale carica fu Zenodoto di Efeso). Questo aveva il compito di dirigere una squadra di preparatissimi grammatici e filologi che avevano il compito di annotare e di emendare i testi delle varie opere di cui si redigevano delle edizioni critiche che venivano poi conservate all’interno della Biblioteca stessa: si suppone che al tempo di Filadelfo i rotoli conservati in questo luogo fossero circa 490.000 (quando non bastò più lo spazio, venne costruita una seconda struttura, la Biblioteca
testo tratto da wikipedia

18 febbraio 2008

DISCOBOLO DI MIRONE



Il Discobolo è una scultura realizzata da Mirone intorno al 455 a.C., rappresentante un atleta che sta per scagliare un disco. C’è chi ritiene che la figura rappresenti l’eroe Hyakinthos (Giacinto); quest’ultimo si narra che fosse amato da Apollo, il quale l’avrebbe ucciso involontariamente proprio con un disco e poi con il suo sangue avrebbe creato il fiore omonimo.Mirone rappresenta il corpo nel momento della sua massima tensione; tale sforzo tuttavia non si riflette nel volto, che esprime soltanto una tenue concentrazione. La torsione del corpo, in una composizione a ruota, è vigorosa, ma allo stesso tempo armoniosa e delicata.L’originale in bronzo è stato perso; l’opera pervenutaci è una copia romana (detta Lancellotti), attualmente custodita nel Museo Nazionale Romano di Roma.Il Discobolo è sicuramente l’opera più nota di Mirone, nonché, data la sua fama, quasi un’icona dell’arte classica greca. Nella sua immagine si cristallizzano alcune delle nostre maggiori suggestioni legate all’antica Grecia: la passione per i giochi olimpici, il culto della perfezione del corpo umano, la calma interiore che dialoga direttamente con l’eternità.La scultura ha uno dei suoi punti di forza nella grande armonia formale della composizione.
TESTO E IMMAGINE TRATTA DA WIKIPEDIA

MITOLOGIA GRECA


Nella mitologia greca Zeus è il re degli dei, il sovrano dell'Olimpo, il dio del cielo e del tuono. I suoi simboli sono la folgore, il toro, l'aquila e la quercia.
Figlio di Crono e Rea era il più giovane dei suoi fratelli e sorelle. Nella maggior parte delle leggende era sposato con Era, anche se nel santuario dell'oracolo di Dodona come sua consorte si venerava Dione: secondo l'Iliade Zeus è il padre di Afrodite, avuta con Dione. È comunque famoso per le sue frequentissime avventure erotiche extraconiugali, tra le quali si ricorda anche una relazione omosessuale con Ganimede. Il frutto dei suoi numerosi convegni amorosi furono i suoi molti celeberrimi figli, tra i quali Atena, Apollo e Artemide, Hermes, Persefone, Dioniso, Perseo, Eracle, Elena, Minosse e le Muse. Dalla moglie Era secondo la tradizione ebbe Ares, Ebe,Efesto ed Ilizia.
Zeus è noto per l'abitudine a punire coloro che finivano fuori dalle sue grazie colpendoli con le sue saette oltre che, al pari di altri dei, trasformandone le sembianze.
La figura equivalente a Zeus nella mitologia romana era Giove, mentre in quella etrusca era il dio Tinia.


testo tratto da wikipedia

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