I nuraghi sorgono spesso in posizione dominante, su un cucuzzolo, sul ciglio di un altopiano o di un burrone o all'imboccatura di una valle. Si tratta di torri di forma tronco-conica, costruite con blocchi di pietra sovrapposti a secco, senza malta, tenuti insieme dal loro stesso peso.
Le mura, sempre poderose, possono avere uno spessore di quattro o cinque metri, il diametro esterno varia dai trenta ai cinquanta metri alla base e diminuisce con l'aumentare dell'altezza formando appunto un tronco di cono.
Ne rimangono oggi circa 7.000 (8.000 secondo altre fonti, in passato oltre 20.000) sparsi in tutta l'isola.
Furono il centro della vita sociale delle tribù dei nuragici, una delle civiltà più misteriose e meno conosciute del Mediterraneo. Ancora oggi archeologi e storici si interrogano sui costumi dell'antico popolo sardo ed il nuraghe è tutt'ora il simbolo più noto della Sardegna.
I primi nuraghi iniziarono ad essere costruiti in un'epoca imprecisata, che però dovrebbe essere quasi certamente situata nel II millennio AC, e di alcuni si è effettuata una datazione alquanto probabile di un periodo intorno al 1800 a.C..
TESTO TRATTO DA WIKIPEDIA.E IMMAGINE TRATTA DAL SITO WWW.MONDOSARDEGNA.NET
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